3/6/2015 – “Dal 17 al 30 maggio la cooperativa ha ospitato noi due ragazzi provenienti dal Liceo Classico “F.sco La Cava” di Bovalino (RC). Siamo stati scelti per partecipare al progetto alternanza scuola-lavoro “Ad Maiora Liceat”. Il progetto nasce dal bisogno di aprire le menti dei giovani allievi di questa scuola, figli di una società culturalmente penalizzante, all’idea che l’esperienza pratica, nonché la promozione e lo sviluppo della ricerca applicata, sono determinanti per trasformare il sapere, in saper fare. Troppo spesso l’apprendimento tra i banchi di scuola si riduce a qualcosa di nozionistico ed episodico per gli allievi che frequentano indirizzi liceali, forse perché ancora è troppo radicata l’idea che la “somma” teoria porti alla vera formazione culturale. Smontare certi paletti è difficile se non si hanno per mano strumenti e attività volti a dimostrare il contrario.
Questa iniziativa vuole perciò essere uno di questi strumenti: ma di lavoro! Alla base della sua impostazione sta, infatti, la profonda consapevolezza che non ci può essere sviluppo senza l’evoluzione delle imprese, che il cambiamento non è possibile senza il contributo del mondo scientifico e scolastico, che è necessario puntare su un sistema che unisca quantità e qualità, competenze di livello maggiore nella tecnologia e nella ricerca che solo un efficiente ed integrato sistema di formazione e istruzione può fornire. In altre parole, per le imprese non è possibile non guardare alla scuola. Scegliere la strada dello stage in territorio toscano, presso biblioteche, musei, aziende, archivi, uffici pubblici, significa consentire a noi alunni di acquisire, attraverso l’imparare-facendo,una dimensione teorica e pragmatica, basata sull’esperienza reale e fattiva. L’esperienza, sviluppandosi in Toscana,ha come principale finalità la volontà di suscitare in noi giovani alunni quel pizzico di curiosità necessaria a stimolare nuove forme di apprendimento, a innescare veri e propri processi di acculturazione. Ma soprattutto a creare esperienze di transfert edificanti e riutilizzabili sul proprio territorio locale; a promuovere la costruzione di una “forma mentis” edificante e non alienante; a innescare la voglia di conoscenza e di emulazione di figure professionali di grande competenza, che si occupino di ricerca, progettazione, ingegnerizzazione, design, nell’ottica di rafforzare le competenze tecnologico-scientifiche e manageriali del proprio territorio.
La formazione è finalizzata all’arricchimento, al rinnovamento e all’integrazione dei curriculum offerti dai percorsi di studio della scuola con l’acquisizione di competenze, abilità e conoscenze conseguibili mediante esperienze di alternanza scuola-lavoro in settori e comparti produttivi del territorio toscano e mediante saperi aggiuntivi necessari ai fabbisogni innovativi del mercato del lavoro; e soprattutto mira ad offrire un corretto orientamento in uscita per gli alunni del terzo e quarto anno, anticipando l’esperienza lavorativa nei luoghi di lavoro e creando rapporti di cooperazione e sinergie tra l’ente scolastico e le realtà produttive, culturali e di servizi del territorio ospitante.
Luigi e Giuseppe, così ci chiamiamo, abbiamo in questa settimana affiancato la cooperativa. In un primo momento abbiamo esercitato un lavoro di studio teorico,dall’organigramma a tutte le funzioni, fino a creare poi un progetto tutto nostro. Una volta capita la vera e propria attività di “Uscita di Sicurezza” ci siamo dati da fare mettendoci in gioco sul campo ed abbiamo trascorso delle giornate in alcuni dei centri, dove abbiamo aiutato gli operatori a svolgere il proprio lavoro, capendo quindi come la cooperativa sia fondamentale per tutta la società di Grosseto e dintorni.
Abbiamo affrontato le attività sempre con grande entusiasmo,voglia di apprendere, passione, impegno e responsabilità. Siamo felicissimi di aver passato una settimana con la cooperativa poiché ci ha fatto capire quanto la vita sia importante e quanto essa valga davvero. Concludiamo ringraziando tutte le persone che ci hanno guidato in questa esperienza, per averci regalato un’infinità di emozioni”.
Luigi e Giuseppe