Il dibattito, sempre più aggressivo, e le manifestazioni di violenza a cui abbiamo assisto nelle ultime settimane devono stimolare una riflessione collettiva. Di questo ha parlato il presidente Luca Terrosi, in un intervento pubblicato dal quotidiano La Nazione giovedì 28 ottobre.
“Dobbiamo impegnarci per far sì che, nel nostro Paese, si possa tornare ad esprimere e manifestare pacificamente la propria opinione, senza temere che questo determini violenza, situazioni di pericolo, gruppi che si rapportano tra loro come se fossero tifoserie. I fatti delle ultime settimane, registrati in diverse parti di Italia, hanno reso evidente all’opinione pubblica una situazione di tensione nella nostra comunità che non deve essere sottovaluta. Il rischio di situazioni potenzialmente esplosive, infatti, è un problema che riguarda tutta la comunità e di cui ognuno di noi deve farsi carico per evitare che da questi momenti di tensione, per il momento per fortuna isolati, emergano agitazioni più profonde e fratture più marcate e difficili da ricomporre. Tutti noi usciamo da un periodo difficile, di forte stress, in cui le nostre abitudini sono profondamente cambiate ed è mutato il nostro rapporto con gli altri e le occasioni di socialità. Per questo, credo, che chi ha più energie, chi riveste ruoli e ha compiti che possono creare occasioni di confronto e dibattito deve mettersi in gioco per la comunità. Dobbiamo tornare ad essere in grado di manifestare le nostre opinioni, compreso il legittimo dissenso di fronte a scelte e norme, in maniera pacifica, civile, costruttiva. Perché non si può rischiare di limitare la libertà di espressione del proprio pensiero e nemmeno che la dialettica si riduca allo scontro tra posizioni contrastanti, in cui le istanze portate avanti si identificano in banali “a favore” e “contro” e danno quindi modo di entrare nella complessità delle situazioni. Altrimenti molti cittadini rinunceranno a manifestare e scendere in piazza per non trovarsi in situazioni di pericolo, anche per la propria incolumità fisica. L’appello, quindi, che mi sento di fare è: mettiamo al centro del nostro vivere in comunità il rispetto, l’educazione, la non violenza e torniamo ad animare le nostre piazze consapevoli che uno dei valori fondamentali della democrazia è l’espressione libera e pacifica del proprio pensiero”.