“Democrazia, educazione e formazione, uguaglianza. E ancora mutualità, cooperazione, partecipazione, autonomia e indipendenza. Sono i valori in cui tutti i cooperatori dovrebbero riconoscersi e fare propri nel lavoro e, più in generale, nella vita di ogni giorno.
Valori e principi che forse, però, nell’impegno quotidiano, nelle difficoltà che soprattutto negli ultimi tre anni abbiamo vissuto e che ancora stiamo vivendo, potremmo lasciare in secondo piano.
Questo Bilancio sociale, che di nuovo fotografa la realtà della nostra cooperativa, provando a mettere in evidenza quanto, attraverso i numeri, è importante il nostro impegno, vuole provare a riportare al centro anche questi temi che, crediamo, siano quelli che differenziano un’impresa sociale da altri tipi di impresa. Principi che, se condivisi dalla comunità che si muove dentro e gravita intorno alla cooperativa, possono fare la differenza rispetto all’approccio di ognuno al mondo che ci circonda.Democrazia, perché è fondamentale ricordarsi che l’impresa cooperativa è di tutti i soci, che sono rappresentati dal consiglio di amministrazione e che, attraverso varie forme, possono, anzi devono, dire la loro sulle scelte più importanti.
Educazione e formazione, perché siamo consapevoli che in un mondo che muta sempre più rapidamente, per restare al passo serve formarsi, accrescere le proprie competenze, migliorarsi.
Uguaglianza perché tutti i soci, dal presidente all’ultimo associato, hanno stessi diritti e stessi doveri: chiunque fa parte di un gruppo cooperativo rappresenta l’impresa sociale e questo comporta, inevitabilmente, onori e oneri, ovvero grandi responsabilità.
La mutualità, poi, è il principio che possiamo forse porre alla base del movimento cooperativo. Che nasce, infatti, per dare risposte di auto mutuo aiuto e gruppi di persone, lavoratori e non, consapevoli che insieme si ottiene di più e che lo si fa a condizioni più convenienti.
Cooperazione, intesa come collaborazione, concorso nella realizzazione di qualcosa, ma anche approccio alla relazione con gli altri: chi si pone in un’ottica collaborativa sa, infatti, che potrà ottenere risultati migliori.
Partecipazione, che è il presupposto della vita cooperativa, delle relazioni sociali, della vita pubblica. Citando il grande Giorgio Gaber, dobbiamo infatti ricordarci che ‘libertà è partecipazione’, perché solo provando a dare il proprio apporto ai processi possiamo concorrere alla realizzazione della libertà.
Autonomia e indipendenza, che sono concetti che non vanno in contrasto con quello di cooperazione, anzi. Pensare, proporre, partecipare attivamente alla vita di comunità in maniera autonoma e senza ingerenze né interessi particolari e di nuovo uno dei presupposti per il libero agire.Il nostro compito di cooperatori è tenere a mente questi valori, provare a concretizzarli, ma soprattutto trasmetterli: perché le nuove generazioni possano trovare nel mondo cooperativo una possibilità di sviluppo e crescita”.
Luca Terrosi, presidente di Uscita di Sicurezza