Vorrei giocare come voi – Fargo

(suggestioni e meraviglie del bambino che sono stato)

Vorrei giocare come voi è una scultura gioco inclusiva realizzata dall’artista Fargo.

L’opera è realizzata con elementi in cemento prefabbricato, rivestiti da mattoni di cotto dell’Impruneta, realizzati a mano. Il percorso è costituito da un pavimento e sei elementi verticali: il cubo dei Giochi, il cubo della Terra, il cubo dell’Acqua. Oltre a questi elementi sono presenti anche quattro cubotti, pensati come sedute interattive.

Il pavimento è stato ideato come percorso psicomotorio per favorire al massimo l’utilizzo del corpo. Gli elementi presenti sul pavimento sono strettamente legati alle pratiche del gioco-movimento e intendono essere uno strumento per chi si occupa di neuropsicomotricità.

Il cubo dei Giochi è collegato al pavimento e amplifica le possibilità di interazione con la scultura. I cubi dedicati alla Terra e all’Acqua sono il risultato di una lunga ricerca dell’artista nell’ambiente naturale della Maremma e vogliono stimolare l’immaginazione di chi osserva.

Gli elementi naturali rinvenuti nelle aree umide costiere sono stati riprodotti attraverso dei calchi e ricomposti liberamente sulle pareti. I cubi naturalistici si collegano a delle suggestioni ricevute dall’artista durante le visite al Museo di Storia Naturale della Maremma di Grosseto: ne sono prova la riproduzione della grotta marina dell’Argentarola e lo scheletro di Oreopithecus bambolii, un ominide che abitava la Maremma quasi dieci milioni di anni fa.

L’opera è stata concepita come una scultura tattile e realizzata rispettando il più possibile i criteri di accessibilità fisica, cognitiva e sensoriale.

Consulente pedagogica e inclusività: Giosi D’Amore

Consulente tiflologa: Laura Pompa

Biografia

Fargo (1983), artista visivo e mediatore culturale, vive e lavora a Firenze.

Ha sviluppato la sua pratica artistica intervenendo in numerosi progetti realizzati nello spazio pubblico. Il suo metodo di lavoro è riferibile alle pratiche dell’arte relazionale, dove il processo di creazione dell’opera diventa prioritario rispetto al risultato finale. Il suo lavoro si è consolidato negli anni attraverso esperienze in scuole di ogni ordine e grado e in progetti sociali. Particolarmente interessato all’ambito dell’inclusività, ha realizzato molti progetti artistici coinvolgendo bambini e adulti con disabilità cognitive o motorie.

Dal 2006 collabora con le sezioni didattiche di numerosi musei in Toscana, progettando e realizzando workshop e laboratori sui linguaggi dell’arte.

Il progetto Ciel’in città

La scultura-gioco è realizzata nell’ambito del progetto “Ciel’in città”, selezionato dall’impresa sociale “Con i bambini” nell’ambito del Fondo per il contrasto alla povertà educativa minorile.
Vede un partenariato pubblico privato con a capofila la cooperativa sociale Uscita di Sicurezza insieme ai Comuni di Grosseto, Prato e Massa, a Fondazione Grosseto Cultura, Istituzione Le Mura, associazione Ciel’in città, Fondazione per le Arti Contemporanee (Centro Pecci), istituto “Artemisia Gentileschi” di Massa, cooperativa le Macchine celibi, associazione Spin8 e società Aragon.
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