Si chiama “Non so parlare sottovoce” ed è il secondo libro di Aldo Agroppi, che sarà presentato sabato 7 aprile, alle 17, all’Abbriccico, lo spazio polifunzionale della cooperativa Uscita di Sicurezza dedicato al riciclo e al recupero. Un’iniziativa promossa dalla Fondazione “Luciano Bianciardi”, che richiama alcuni elementi comuni tra il giocatore, allenatore e opinionista piombinese e lo scrittore grossetano: la passione per il calcio, certo, ma anche la capacità di fare critica sociale, politica e di costume parlando di calcio.
Agroppi, come ammette nel titolo del libro edito da Cairo Editore, non sa parlare sottovoce e questo ha portato repentini e imprevisti cambiamenti sia nella sua carriera calcistica che in quella di opinionista televisivo, ma proprio questa sua sincerità, l’acume, la verve polemica, lo rendono uno dei personaggi più amati dagli appassionati del pallone.
In “Non so parlare sottovoce”, Aldo Agroppi ripercorre la sua vita e commenta, a volte in maniera spietata, il calcio moderno. Tra fatti personali e opinioni spesso provocatorie, Agroppi ricorda i suoi anni nel Torino – dove ha giocato da centrocampista e di cui è stato capitano -, quelli da allenatore – del Perugia, del Como, del Pisa e della Fiorentina, per citare alcune squadre – e quelli da esperto di calcio, che gli permettono di poter parlare dei grandi campioni del passato e paragonarli ai divi del football attuali. E mentre racconta, senza censure né giri di parole, parla anche di politica, di costume, di come in questi anni è cambiato il nostro paese.
A dialogare con l’autore saranno Fabio Canessa, del comitato scientifico della Fondazione Bianciardi, e Lorenzo Falconi, giornalista di Radio Sportiva di cui Agroppi è anche opinionista.
L’evento è a ingresso libero e gratuito. L’Abbriccico si trova a Grosseto, in via del Terminillo 31.
Cosa è L’Abbriccico.
L’Abbriccico è la nuova sfida della cooperativa Uscita di Sicurezza: uno spazio di 400 metri quadri dove trovano casa il laboratorio SottoSopra, un servizio di attività manuale per alcuni utenti della Salute mentale della Asl Toscana sud est, i progetti di riciclo e recupero, uno spazio espositivo dove è possibile acquistare gli oggetti realizzati al SottoSopra o mobili e oggettistica rigenerati e, da sabato, anche un punto di incontro e dibattito. L’idea, infatti, è quella di favorire all’Abbriccico momenti di scambio e condivisione, dove si possa parlare di progetti, libri, arte e molto altro con la consapevolezza che non si possono rigenerare solo i beni materiali, ma anche le menti.