Si chiama “Ora sospesa” ed è l’iniziativa lanciata dalla cooperativa Uscita di Sicurezza per promuovere la solidarietà e sostenere persone e famiglie in difficoltà. L’idea nasce dal più noto “caffè sospeso”, da cui mutua anche il nome, che permette a chi lo desidera di lasciare un pasto pagato in alcuni esercizi commerciali per i meno abbienti. In questo caso, però, l’oggetto della donazione è un’ora dei diversi servizi, da quelli per bambini e ragazzi a quelli per anziani e disabili, che la cooperativa ogni giorno eroga nel Grossetano.
Nel 2018, ad esempio la cooperativa ha assistito oltre 1200 persone in assistenza domiciliare, per un totale di circa 134 mila ore, mentre sono stati 40 i bambini e i ragazzi che hanno frequentato il Doposcuola, per un totale di oltre 2mila ore di lezione, individuale o di gruppo.
“Abbiamo pensato di promuovere questa idea per permettere a chi lo desidera di donare qualcosa di concreto, come avviene con il famoso ‘caffè sospeso’, ma altamente qualificato”, spiega Luca Terrosi, presidente della cooperativa Uscita di Sicurezza. “In questo caso, infatti, si può donare un’ora di lezione individuale al Doposcuola, con educatori ed insegnati, oppure un’ora di assistenza domiciliare, infermieristica o fisioterapia a casa di persone anziane o disabili”.
Il costo di un’ora sospesa è di 25 euro e può essere acquistata contattando la cooperativa o recandosi nelle sedi di via Giordania e viale Europa a Grosseto o di piazza Beccaria ad Orbetello. Si può anche fare un bonifico (iban IT82F0311114351000000000750 Ubi Banca) inserendo come causale la dicitura: “erogazione liberale – ora sospesa”. E chi effettua la donazione può detrarla dalla denuncia dei redditi: per farlo però è necessario che il pagamento sia tracciabile e quindi effettuato tramite bonifico bancario.
“I nostri clienti potranno chiedere di fare ricorso all’ora sospesa – aggiunge Terrosi – ma sarà cura dei nostri referenti di settore valutare chi potrà farne uso. E’ chiaro che con questa iniziativa confidiamo nella generosità e nella coscienza delle persone: di chi dona, che fa un bel gesto senza sapere chi ne beneficerà, e di chi fa ricorso alle nostre prestazioni, perché speriamo che non si candidino a utilizzare questo strumento famiglie che hanno modo di pagare le prestazioni”.
Grazie allo studio dell’impatto sociale che da anni la cooperativa Uscita di Sicurezza promuove per misurare il risultato delle proprie azioni è possibile avere un’idea di quanto benessere sociale derivi dalle cifre investite per servizi come l’assistenza domiciliare o l’educazione dei minori. Il dato si chiama Ratio Sroi e permette di convertire in un valore economico i benefici riscontrati dagli utenti che usufruiscono di alcuni servizi. E’ calcolato, per esempio, che ogni euro speso per l’assistenza domiciliare genera un beneficio in chi ne usufruisce (l’assistito e la sua famiglia) di 8,66 euro, mentre quando si parla di prestazioni per ragazzi in età scolare a un euro investito corrisponde un ritorno di 2,22 euro. “Si può ipotizzare, quindi, che con 25 euro di ‘ora sospesa’ donata a un anziano, il beneficio per la comunità sarà quantificabile in circa 216 euro”, spiega Terrosi.
E per ogni cinque ore sospese donate dai privati cittadini, una sarà pagata dalla cooperativa: “Perché essere un’impresa sociale significa anche dare qualcosa in più, provare a mettere in circolo buone idee e buone pratiche che arricchiscono tutta la comunità”, conclude Terrosi.