“Progetti di frontiera per le cooperative: studi di fattibilità per una collaborazione innovativa tra sistema pubblico e movimento cooperativo” è il titolo dell’evento, promosso dal Ministero dello Sviluppo economico e da Invitalia, che si è tenuto lo scorso 17 novembre a Roma per presentare gli otto studi di fattibilità finanziati dal Ministero per favorire la promozione e lo sviluppo del movimento cooperativo.
Tra i progetti presentati anche “Health Cloud”, che vede la cooperativa Uscita di Sicurezza (come soggetto capofila), insieme a Cadiai e Coopselios per progettare sistemi innovativi di integrazione sociosanitaria in un’ottica di sostenibilità e appropriatezza.
Il progetto “Health Cloud”, infatti, studia l’agibilità degli spazi per una offerta integrata tra cooperazione sociale, sanitaria e sistema mutualistico anche valorizzando esperienze già sperimentate da reti tra cooperative sociali, cooperative di medici di medicina generale e società di mutuo soccorso.
L’esame del mercato del welfare aziendale – è una delle conclusioni a cui è giunto lo studio – ha messo in luce significative opportunità per la formulazione e lo sviluppo di una nuova offerta delle cooperative che operano in ambito sociosanitario e educativo.
Sono molti, infatti, gli elementi che rendono la cooperazione sociale potenzialmente più competitiva in questo campo, rispetto ad altri soggetti: per esempio la capacità di offrire direttamente tutti i servizi di welfare aziendale per la gestione della conciliazione vita-lavoro, per la cura e l’assistenza ai familiari dei dipendenti, le solide radici che hanno sui territori, una profonda conoscenza della sistema di offerta locale e l’abitudine a fare rete, spesso in maniera innovativa.