“Gli interventi di qualche consigliere del Comune di Grosseto se non dimostrassero una scarsa conoscenza della cosa pubblica, potrebbero anche sembrare comici”. Commenta così Luca Terrosi, presidente della cooperativa Uscita di Sicurezza, le dichiarazioni rilasciate alla stampa da alcuni rappresentati della maggioranza, dopo che questa mattina dodici richiedenti asilo ospiti della cooperativa grossetana sono andati volontariamente ad aiutare i titolari e i dipendenti del vivavio di Principina a Mare gravemente danneggiato dall’incendio di sabato.
“I richiedenti asilo che vivono nelle nostre strutture hanno aderito ai progetti di volontariato attivati dal Comune di Grosseto come da tanti altri comuni toscani ed hanno accettato la proposta della cooperativa di prestare il proprio aiuto per riparare ai danni subito da un’azienda del nostro territorio”, precisa Terrosi. “Inoltre, per dovere di correttezza, mi sento di sottolineare che i 35 euro al giorno di cui si parla non vanno nelle tasche dei migranti, ma servono ad alimentare il sistema dell’accoglienza che dà lavoro a tanti operatori, per la maggior parte italiani. Persone che, in alcuni casi, hanno persino dato il loro voto alle ultime elezioni a Fratelli d’Italia, consentendo al centro destra di avere la maggioranza in consiglio comunale”.
“Parte di quei 35 euro – continua Terrosi – servono poi a pagare le spese del vitto per i richiedenti asilo, che viene preparato usando prodotti principalmente dalle aziende locali. E posso anche assicurare che gran parte di quel denaro viene speso in riso, uno dei cibi più apprezzati dai ragazzi he ospitiamo”.
“In ultima battuta – conclude Luca Terrosi – dato che i rappresentati delle istituzioni sembrano poco informati al riguardo, ricordo anche che per partecipare alla pulizia del vivaio né i richiedenti asilo né la cooperativa Uscita di Sicurezza ha ricevuto alcun compenso o rimborso dall’Amministrazione comunale. Quest’ultima, invece, ancora una volta, si è mostra lungimirante e vicina ai propri cittadini accogliendo la nostra offerta di portare aiuto a un privato che, per comportamenti sbagliati e irresponsabili o per precisa volontà criminale, ha subito un grave danno economico e che senza l’aiuto della popolazione di cui, con rammarico dei consiglieri indignati da questo gesto di solidarietà anche i richiedenti asilo fanno parte, impiegherà più tempo per ripartire”.