Viviamo in un mondo di connessioni continue tra dispositivi, internet, dati… Ma le connessioni interpersonali? Sembrano sempre più deboli più tempo passa e più andiamo avanti.
L’opera di Stefano Corti vuol far riflettere proprio su questo: l’intento è quello di riscoprire la semplicità dei giochi all’aria aperta, negli spazi verdi pubblici dove debba avvenire, appunto, una relazione tra le persone, in questo caso tra i bambini che si incontrano in un parco per giocare e divertirsi.
Chi non ha mai giocato a ‘nascondino’? E’ questo quello l’artista si è prefisso con il lavoro ideato per l’iniziativa ‘Ciel in città’.
La ricerca e lo stimolo di una semplice emozione che può stare in un gesto giocoso come quello del nascondersi. Questo è il concetto alla base dell’opera: creare un non-luogo, o un luogo ‘altro’ dove possa esserci la possibilità di interagire con la scultura-gioco, entrarvi dentro e poter cominciare a fantasticare di essersi immersi in fondo al cratere di un vulcano o di lasciarsi trasportare in un volo immaginario, attraverso l’apertura posta nella parte superiore che ci fa vedere uno scorcio di cielo. Oppure entrare dentro un’astronave appena atterrata e pronta a ripartire. Lascio l’immaginazione ai bambini che ne usufruiranno perché loro lo sanno fare benissimo di viaggiare con la fantasia, per loro fortuna, e mi auguro di poter alimentare e stimolare questo. Un giocare con semplicità come momento di crescita immaginifica.
La scultura, intitolata “ TANA! Tutti per uno…. ”, vuole essere la riscoperta della gioia del divertimento ‘con poco’ del saper fantasticare senza l’uso della tecnologia a tutti i costi. Senza cadere nella retorica, ma credo sia importante offrire alternative ai bambini e questa opportunità ci da una preziosa occasione di poterlo fare.
Bio
Stefano Corti è nato a Grosseto nel 1966 e insegna al Liceo artistico del Polo “Bianciardi” di Grosseto. Nel 1989 si è diplomato in scultura all’Accademia di belle arti di Firenze. Nel 1992 gli è stata dedicata una personale nella Galleria Continua di San Gimignano e ha vinto il concorso nazionale per la decorazione dei capitelli dello Stadio comunale di Trieste. Nel 1994 ha partecipato alla rassegna “Toscana delle Culture” e nel 1997 ha preso parte alla mostra “Humus”, tenuta alla Galleria “Fiorile Arte” a Bologna, dove nel 1993 era stato invitato ad Arte Fiera. Negli ultimi anni si dedica a opere site specific di decorazione urbana e a installazioni d’arte ambientale e ambientata.
Il progetto Ciel’in città
La scultura-gioco è realizzata nell’ambito del progetto “Ciel’in città”, selezionato dall’impresa sociale “Con i bambini” nell’ambito del Fondo per il contrasto alla povertà educativa minorile.
Vede un partenariato pubblico privato con a capofila la cooperativa sociale Uscita di Sicurezza insieme ai Comuni di Grosseto, Prato e Massa, a Fondazione Grosseto Cultura, Istituzione Le Mura, associazione Ciel’in città, Fondazione per le Arti Contemporanee (Centro Pecci), istituto “Artemisia Gentileschi” di Massa, cooperativa le Macchine celibi, associazione Spin8 e società Aragon.
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